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In evidenza
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In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
Poco più di 3 italiani su 10
sentono che la loro situazione finanziaria attuale è peggiorata
nell'ultimo anno, per le donne un po' di più. Infatti, il 38% di
quanti avvertono un aggravamento sono donne con più di 59 anni e
con un titolo di studio medio.
Lo rileva la prima fotografia sul sentiment dei consumatori
rilevata dal monitor continuativo di EngageMinds Hub - Consumer,
Food & Health Research Center, Centro di ricerca in psicologia
dei consumi e della salute dell'Università Cattolica.
Quando gli italiani vengono interrogati sulla percezione
della loro situazione economica futura, 3 su 10 presumono che
staranno peggio, dato in linea con quanti pensano che la loro
situazione si sia aggravata, mentre poco più di 1 su 10 ha la
sensazione che vivrà in una condizione migliore rispetto a
quella corrente. Confrontando più in dettaglio i dati rilevati
negli anni precedenti, l'indagine evidenzia che è aumentato
leggermente l'ottimismo degli italiani riguardo la crescita
economica nei prossimi 12 mesi: nel 2022 era il 5%, nel 2023 il
7% e nel primo mese del 2024 la percentuale sale al 10%.
Guardando invece al futuro non proprio prossimo solo circa 1
italiano su 10 ritiene probabile che nei prossimi 5 anni
l'intero Paese godrà di un periodo di costante benessere, mentre
quasi 5 su 10 pensa che nei prossimi 12 mesi si incrementeranno
disoccupazione e crisi economica. Quest'ultimo tipo di sentiment
negativo è prevalente nelle donne (37%).
"I nuovi dati dell'Engagement Monitor ci restituiscono il
profilo di una società più critica, disamorata, fatalista nella
gestione della salute e dello stile di vita e tendenzialmente
più cinica rispetto alle tematiche sociali - dichiara Guendalina
Graffigna, direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB della
Cattolica e responsabile scientifico dell'indagine -. A
preoccupare é soprattutto il target femminile, che sembra
lanciare un campanello di allarme circa la propria situazione
finanziaria per il prossimo futuro".
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
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